Ridopuntoenergia Dario Ridolfi


Stima dell’impatto delle detrazioni fiscali 2017: investimenti e occupazione

Stima dell'impatto delle detrazioni fiscali 2017: investimenti e occupazione

Il Servizio Studi della Camera dei Deputati, in collaborazione con il Cresme, ha pubblicato la V edizione dello studio:

“Il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima dell’impatto delle misure di incentivazione”

Il documento intende fornire una stima dell’impatto delle detrazioni fiscali per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica.

Lo studio presenta i dati a  consuntivo relativo al 2016 e una rilevazione dei primi 7 mesi del 2017, è inoltre presente un’analisi regionale del ricorso alle detrazioni.

Si ricorda che le detrazioni fiscali per il recupero edilizio sono state introdotte dal 1998 e quelle per la riqualificazione energetica dal 2007.

Entrambe le misure sono state prorogate e modificate negli anni sino ad oggi, per alcune anticipazione per il 2018 vai al seguente post:

Anticipazione sulle detrazioni fiscali 2018

Mentre per approfondire le caratteristiche delle detrazioni fiscali nel 2017 è possibili consultare i seguenti articoli:

Detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica 2017

Detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2017

Stima dell’impatto delle detrazioni fiscali 2017: gli interventi e l’impatto economico

Dalle elaborazioni emerge che gli sgravi fiscali hanno  interessato dal 1998 al 2017 16 milioni di interventi, ossia il 62% del numero di famiglie italiane stimato dall’ISTAT pari a 25,9 milioni.

Nello stesso periodo le misure di incentivazione fiscale hanno attivato investimenti pari a 264 miliardi di euro, di cui 229,4 miliardi hanno riguardato il recupero edilizio e 34,6 miliardi la riqualificazione energetica.

Nel 2016 si stima un volume di investimenti pari a 28.243 milioni di euro veicolati dagli incentivi riconducibili a 3.309 milioni di euro per la riqualificazione energetica e a 24.934 milioni di euro per il recupero edilizio.

Le previsioni per il 2017, basato su proiezioni dei primi sette mesi dell’anno, indicano un volume di spesa complessivo analogo al 2016.

Nella seguenti immagini, estratte dallo studio, sono messi in evidenza gli investimenti veicolati dalle detrazioni fiscali.

Stima dell’impatto delle detrazioni fiscali 2017: l’applicazione regionale

 

Da una prima analisi di confronto dati a livello regionale è emerso che gli importi dei lavori in detrazione relativi al biennio 2015-2016 rispetto al biennio 2010-2011, mette in evidenza un aumento degli importi dei
lavori portati in detrazione del 68%.

 

Si evidenzia , in generale, un maggior ricorso agli incentivi nelle regioni del nord-ovest, dove si concentra il 38% degli importi in detrazione per quanto riguarda il recupero edilizio e ben il 42% con riferimento all’efficientamento energetico.

Tuttavia risulta che nelle regioni meridionali, l’incremento del ricorso agli incentivi è stato più significativo (pari al 92% al Sud e al 99% nelle Isole).

Stima dell’impatto delle detrazioni fiscali 2017: l’impatto occupazionale

Gli investimenti veicolati dalle misure di incentivazione fiscale hanno avuto un rilevante impatto sull’occupazione

Nel periodo 2011-2017 gli investimenti avrebbero attivato 1.729.248 occupati diretti, mentre si stimano in 864.625 quelli attivati nell’indotto.

Nel 2017 le stime riguardano 418.431 occupati, comprensivi anche dell’indotto, di cui 278.954 impiegati nell’attività edilizia diretta e 139.477 nell’indotto industriale e di servizio.

Si tratta di un dato particolarmente rilevante considerando la forte contrazione che ha avuto il settore delle costruzioni a partire dal 2008..

Stima dell’impatto delle detrazioni fiscali 2017: le ricadute per lo stato

La stima dell’impatto sulla finanza pubblica è stato effettuato soppesando sia i minori introiti  della defiscalizzazione   che la quota di incremento di gettito per lo Stato derivante dai consumi e dagli investimenti mobilitati dai redditi aggiuntivi dei nuovi occupati ed altri aspetti ancora, che si tradurrebbe in un saldo positivo per lo Stato di 8,8 miliardi di euro.

Ampliando il campo della valutazione a tutti gli attori che hanno un ruolo nel sistema in cui si inseriscono le agevolazioni, ossia Stato, Famiglie e Imprese, si delineerebbe, nel periodo 1998-2017, un saldo per il sistema Paese di oltre 21 miliardi di euro.

Oltre a quanto precedentemente evidenziato, nella stima dell’impatto delle detrazioni andrebbero considerati ulteriori aspetti importanti:

  • emersione dei redditi e dell’occupazione “irregolare”
  • riduzione dei consumi energetici e conseguentemente delle emissioni di gas climaalteranti
  •  valorizzazione del patrimonio immobiliare, in termini di decoro, prestazioni funzionali e prevenzione dei rischi
    sismici.

 

Scarica lo studio completo per consultare i dati di dettaglio e approfondire i vari aspetti del documento: scarica lo studio

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