L’evoluzione del Conto Termico ( da luglio 2013 al 1° ottobre 2017)
L’evoluzione del Conto Termico: il percorso legislativo
Il Conto Termico è stato introdotto nel panorama nazionale degli incentivi tramite il Decreto Ministeriale 28 dicembre 2012.
A causa di una serie di condizioni sfavorevoli e criticità applicative il Conto Termico ha tuttavia stentato a decollare nei primi anni di operatività.
Di conseguenza, è stata prevista la modifica meccanismo del meccanismo incentivante tramite il Decreto interministeriale 16 febbraio 2016, che hanno portato alla revisione del Conto Termico nella versione 2.0.
Gli aggiornamenti apportati hanno introdotto alcuni cambiamenti significativi che, in molti casi, hanno reso l’incentivo più appetibile.
In particolare sono state attuate una serie di misure di miglioramento e potenziamento, perseguendo criteri di efficacia e semplificazione.
Per completare il nuovo quadro regolatorio, il 30 luglio 2016 sono state pubblicate le Regole Applicative del Conto Termico.
Le Regole Applicative, redatte dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) rappresentano le linee guida operative del meccanismo incentivante e sono l’ultimo tassello in linea temporale a completamento dell’evoluzione del Conto Termico.
Per approfondire le caratteristiche generali e le misure che prevede il Conto Termico 2.0 consigliamo di leggere l’articolo introduttivo:
Il Conto Termico 2.0, nuove opportunità e regole d’uso
Evoluzione del Conto Termico: Le criticità riscontrate nella versione 1.0
I fattori che avevano inizialmente inibito la diffusione del Conto Termico sono stati molteplici e di diversa natura.
Di seguito si evidenziano alcuni aspetti che hanno inciso originariamente sulla scarsa diffusione del Conto Termico.
Diffidenza verso un nuovo strumento incentivante
Dovuta fondamentalmente ai lunghi tempi di attesa per la valutazione e il riconoscimento degli incentivi delle prime istruttorie nel 2013.
Questo ha fatto emergere la falsa percezione di una presunta mancanza di disponibilità del contingente stanziato.
Da oltre due anni questo aspetto è stato ampiamente superato grazie alla strutturazione di un’unità operativa che valuta le pratiche in tempi idonei.
Attualmente i tempi di valutazione oscillano tra i 30 ed i 60 giorni e i compensi sono debitamente corrisposti.
Al seguente link è disponibile la statistica aggiornata quotidianamente sui tempi di valutazione delle pratiche del conto termico:
Report quotidiano delle richieste in valutazione
Riluttanza degli operatori professionali
Un contesto nazionale che prevede l’esistenza contemporanea di diversi sistemi di sostegno economico ( incentivi economici diretti e sgravi fiscali), che in alcuni casi prevedono l’incentivazione della stessa tipologia di intervento, ma tuttavia richiedono requisiti, procedure e burocrazia molto diversa (e con divieto di cumulo), ha fatto si che in una prima fase il Conto Termico non sia riuscito a ritagliarsi un ruolo significativo.
La diffidenza unità ad un’abitudine consolidata di sfruttare gli strumenti più familiari da parte dei professionisti del settore ha dato maggior spazio ad altri incentivi più semplici da ottenere, ma non sempre più convenienti.
Non essendo stato percepito come valore aggiunto, il Conto Termico ha lasciato spazio ad alternative più facilmente perseguibili.
Scarsa diffusione mediatica
Gli elementi precedentemente illustrati, uniti ad una mancata campagna divulgativa iniziale, non hanno permetto al Conto Termico di diffondersi in modo pervasivo nel mercato.
Per colmare tale mancanza è stata prevista una misura di accompagnamento specifica nel Decreto interministeriale 16 febbraio 2016 per cui:
- Il GSE ha svolto, e sta svolgendo, una campagna di promozione e divulgazione sul territorio nazionale
- L’ENEA dedica una specifica sezione per la promozione degli incentivi nel programma triennale di informazione e formazione previsto dal D.Lgs 102/2014
- Le regioni e gli enti locali sono tenuti a promuovere programmi di interventi incentivabili, con priorità per la riqualificazione dell’edilizia sociale
In merito a questo aspetto RIDO Punto Energia ha organizzato nell’ultimo anno numerosi corsi di formazioni ed eventi divulgati.
Per maggiori informazioni visita la nostra area school, dove in fondo alla pagina sono riportati gli eventi passati.
Corsi di formazione, workshop e seminari sul Conto Termico: area school di RIDO Punto Energia
Nella seguente immagine un estratto del Corriere dell’Umbria che riprende uno degli eventi organizzati nel 2016.
Tuttavia, i fattori che sino ad ora hanno ostacolato la diffusione del Conto Termico si stanno progressivamente attenuando, portando ad un contesto propizio per l’esplosione di questo sistema incentivante.
Evoluzione del Conto Termico: Le misure di potenziamento introdotte nella versione 2.0
Tra le novità più significative introdotte rispetto alla precedente edizione si evidenziano i seguenti aspetti:
- ampliamento dei soggetti ammessi agli interventi di incremento dell’efficienza energetica
- aumento della taglia massima degli impianti per la produzione di energia termica ammissibili
- introduzione di nuove misure incentivabili
- semplificazione procedurale delle modalità di accesso per generatori Pn≤35 kW (e per collettori solari S≤50m2)
- aumento del limite per cui l’incentivo viene corrisposto in un’unica rata da 600 Euro a 5.000 Euro
- riduzione da 6 a 2 mesi dei tempi di erogazione massimi della prima rata dell’incentivo
- possibilità per le Pubbliche Amministrazioni di prenotare gli incentivi e ottenere un acconto a inizio lavori e il saldo alla fine
- eliminazione della procedura a registro per impianti oltre i 500 kW
Evoluzione del Conto Termico: L’andamento delle richieste di incentivazione
Dopo oltre un anno dall’entrata in vigore delle nuove Regole Applicative è possibile apprezzare un significativo aumento delle richieste e tempistiche di valutazione ragionevoli.
La crescita esponenziale delle richieste è sintomatica di una maggiore attenzione verso il conto termico dovuta all’appianamento dei fattori ostativi del meccanismo.
Evoluzione delle richieste dall’avvio del meccanismo al 1° ottobre 2017
Dal 31 maggio 2016 sono arrivate al GSE circa 35.400 domande, per un totale di circa 157 M€ di incentivi richiesti, di cui 79 M€ dai Soggetti Privati e 78 M€ relativi alle richieste della Pubblica Amministrazione (di cui circa 59 M€ mediante prenotazione).
Dall’avvio del meccanismo al 1°ottobre 2017, risultano ammesse all’incentivo circa 51.700 richieste, per un totale di circa 185 M€ di incentivi impegnati, di cui 162 in accesso diretto.
Complessivamente, 130 M€ sono afferenti a interventi effettuati da privati e circa 54 M€ a quelli realizzati dalle Pubbliche Amministrazioni (di cui 23 M€ mediante prenotazione).
I soggetti che possono beneficiare del Conto Termico 2.0
Il Conto Termico 2.0 per i collettori solari termici
Il conto termico 2.0 per i generatori a biomassa
Evoluzione delle richieste dal 1° gennaio 2017 al 1° ottobre 2017
Nel 2017 si è registrato un importante aumento del numero di richieste di incentivazione, questo è stato dovuto proprio alle misure di potenziamento introdotte e ad una maggiore diffusione del meccanismo.
è interessante segnalare che a partire da agosto 2017 c’è stato il superamento del numero di richieste per interventi a con generatori a biomasse rispetto al solare termico.
Nelle seguenti immagini è possibile osservare il numero di richieste effettuare approvate per ogni misura prevista dal Conto Termico. (dati forniti dal Contatore Conto Termico del GSE)
In particolare si evidenzia che per i Soggetti Privati gli interventi effettuati sono passati (dal 1° gennaio 2017 al 1° ottobre 2017) da:
- 310 a 1.533 per le Pompe di Calore
- 9640 a 25.344 per i Generatori a Biomasse
- 15.090 a 22.769 per il Solare Termico
- 461 a 732 per Scaldacqua a PdC
- 0 a 50 per i Sistemi Ibridi
Questo aumento significativo rispecchia quindi una crescente impiego dello strumento incentivante, ma soprattutto un maggiore utilizzo da parte dei professionisti.
Monitorando l’evoluzione del conto termico dalla sua origine è possibile apprezzare che la crescita del numero di richieste sia stata favorita considerevolmente dall’eliminazione dei fattori che ne limitavano l’applicazione precedentemente esposti.
Di conseguenza è possibile assumere che l’uso del conto termico continuerà ad aumentare, soprattutto considerando che il meccanismo sarà disponibili ancora per molti anni visto che è disponibile ancora ingente quota del contingente di spesa annuo cumulato (700 M€ per i Soggetti Privati e 200 M€ per le Pubbliche Amministrazioni)
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