APE a 30 euro, annullato bando pubblico che svaluta i professionisti
APE A 30 euro, il caso di un bando pubblico in Lombardia
Un bando dell’Azienda Lombarda di Edilizia Residenziale (ALER) è stato ritirato grazie all’azione del Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI).
Nel bando era previsto un compenso di 3.000 € (IVA esclusa) per la redazione di 98 Attestati di Prestazione Energetica.
Il prezzo inadeguato proposto mette in luce come l’APE sia spesso considerato un mero adempimento che meno costa e meglio è, a prescindere dalla validità dei suoi contenuti.
Risulta infatti difficile credere che un APE a 30 euro possa essere redatto adeguatamente considerando che tale somma dovrebbe prevedere la giusta retribuzione per eseguire sopralluogo e analisi del sistema edificio-impianto.
Il tema è da lungo tempo dibattuto, soprattutto a riguardo della veridicità e della validità che un APE a 30 euro possa avere.
A tal riguardo si segnala una sentenza del 2017 in cui vengono rilevati i presupposti di truffa per una APE redatto in modo non conforme.
Per approfondire la suddetta sentenza si rimanda alla lettura dell’articolo dedicato:
Vendere un immobile con APE non conforme
APE a 30 euro, gli esiti della vicenda
A seguito della segnalazione del CNI il Direttore Generale Alfonso Mercuri ha prontamente sospeso l’iter dell’avviso.
Pur considerando l’interruzione del bando di gara risulta preoccupante che un ente pubblico abbia attribuito un valore così esiguo per la redazione degli APE.
Prezzi così bassi infatti comportano spesso che non venga effettuato il sopralluogo e che la documentazione sia valutata esclusivamente in modo virtuale.
Definire i consumi energetici di un edifici senza rispettare le idonee procedure comporta evidentemente la redazione di un documento che sia non attendibile, oltre che non valido dal punto di vista legale.
Per maggiori informazioni sull’APE consigliamo anche la lettura dell’articolo:
L’attestato di Prestazione Energetica
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