Ridopuntoenergia Dario Ridolfi


I livelli di PM 2,5 nelle città europee

I livelli di PM 2,5 nelle città europee

Il Centro comune di ricerca della Commissione europea ha redatto un atlante sui livelli di PM 2,5 nelle città europee.

Con PM 2,5 si fa riferimento alle polveri sottili (PM: Particular Matter) che sono particolarmenti dannosi per la salute umana.

Recenti studi hanno stimato che l’incidenza della scarsa qualità dell’aria sulla nostra salute ha portato a numerosi casi di malattie respiratorie e cardiovascolari.

All’inquinamento atmosferico viene attribuito anche un elevato numero di morti premature, nelle regioni più inquinate viene stimata una perdita di vita media di 8-10 mesi.

L’Atlante della qualità dell’aria fornisce informazioni sulla tipologia e sulla posizione delle principali fonti di emissione di PM2,5 in 150 città europee con una densità di popolazione superiore a 1.500/km2 ed una popolazione superiore a 50.000.

Tra queste città vi sono anche 17 italiane (Bari, Bologna, Brescia, Catania, Firenze, Genova, Milano, Modena, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Roma, Taranto, Torino, Venezia, Verona).

Molte delle città analizzate registrano un inquinamento atmosferico che supera i livelli raccomandati sia dall’UE che dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

Le città con il maggiore inquinamento da particolato in Europa si trovano nella Polonia meridionale, nella Pianura Padana e in Bulgaria.

Quasi tutte le 150 città hanno registrato livelli di PM2,5 al di sopra di quelli raccomandati dall’OMS (10 μg/m3).

Proprio per questi fattori di criticità, le Regioni del Bacino del Padano si sono dotate di strumenti atti a mitigare l’inquinamento.

Per approfondire l’argomento si consiglia la lettura dell’articolo sulle nuove disposizioni in Emilia Romagna:

Limitazioni per migliorare la qualità dell’aria in Emilia Romagna

Le principali cause degli elevati livelli di PM 2,5 nelle città europee

L’Atlante fornisce un’analisi dettagliata delle fonti di particolato, classificando i settori che incidono maggiormente all’inquinamento.

L’atlante è basato su dati del 2015 e riporta le percentuali delle principali fonti emissivi, che possono essere ricondotte a:

  • Trasporti
  • Attività agricole
  • Il settore industriale
  • Il riscaldamento domestico

Per favorire la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti a biomassa con moderni sistemi, in Italia esiste come strumento incentivante il Conto Termico:

Il Conto Termico 2.0 per stufe, caminetti e caldaie a biomassa

Le azioni proposte e adottate a livello internazionale, nazionale e locale per ridurre l’inquinamento atmosferico stanno portando ad un miglioramento generale della qualità dell’aria nel corso degli anni.

Livelli di PM 2,5 nelle città europee, alcuni dati delle città italiane

A titolo indicativo, di seguito si riportano alcune figure estratte dallo studio per le città di Bari, Roma e Milano:

Per approfondire l’argomento e per i dati relativi alle altre città italiane, si rimanda allo studio, scaricabile al seguente link: report sui livelli di PM 2.5 nelle città europee

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