Certificazione dei generatori di calore alimentati a biomasse combustibili solide
Lunedì 18 dicembre 2017 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale 7 novembre 2017, n. 186 “Regolamento recante la disciplina dei requisiti, delle procedure e delle competenze per il rilascio di una certificazione dei generatori di calore alimentati a biomasse combustibili solide.”
Nella categoria di generatori a biomasse solide è possibile annoverare un ventaglio di soluzioni tecnologiche che vanno dagli apparecchi per il riscaldamento domestico ai sistemi centralizzati per più utenze.
Per maggiori informazioni sulle stufe, termocamini e caldaie a biomasse legnose si consiglia la lettura del seguente articolo:
Il calore dal legno: stufe, termocamini e caldaie a biomasse legnose
Dal punto di vista dell’efficienza energetica anche stufe e caminetti, nel caso in cui la somma delle potenze al servizio della singola unità abitativa superi i 5 kW di potenza termica al focolare, sono assimilati ad un impianto termico e sottoposti alle prescrizioni normative di settore.
A riguardo vedi l’articolo:
Cosa è l’impianto termico e a quali obblighi legislativi è sottoposto
Certificazione dei generatori di calore alimentati a biomasse combustibili solide: ambito di applicazione
Il Decreto, che entrerà in vigore il 2 gennaio 2018, stabilisce i requisiti, le procedure e le competenze per il rilascio di una certificazione ambientale dei generatori di calore alimentati con legna da ardere, carbone di legna e biomasse combustibili ammesse secondo il Testo Unico Ambientale (TUA, D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.).
Sono inoltre individuate le prestazioni emissive di riferimento per le diverse classi di qualità , nonché gli adempimenti in merito alle indicazioni da fornire circa le corrette modalità di installazione e gestione.
I generatori interessati dal sistema di certificazione sono (l’individuazione dei generatori viene fatta tramite le relative norme tecniche di prodotto):
- camini chiusi, inserti a legna: UNI EN 13229 – inserti e caminetti aperti alimentati a combustibile solido – requisiti e metodi di prova;
- caminetti aperti: UNI EN 13229 – inserti e caminetti aperti alimentati a combustibile solido – requisiti e metodi di prova;
- stufe a legna: UNI EN 13240 – stufe a combustibile solido – requisiti e metodi di prova;
- stufe ad accumulo: UNI EN 15250 – apparecchi a lento rilascio di calore alimentati a combustibili solidi – requisiti e metodi di prova;
- cucine a legna: UNI EN 12815 – termocucine a combustibile solido – requisiti e metodi di prova;
- caldaie a combustibili solidi fino a 500 kW: UNI EN 303-5 – caldaie per riscaldamento – parte 5: caldaie per combustibili solidi, con alimentazione manuale o automatica, con una potenza termica nominale fino a 500 kW – terminologia, requisiti, prove e marcatura;
- stufe, inserti e cucine a pellet – termostufe: UNI EN 14785 – apparecchi per il riscaldamento domestico alimentati con pellet di legno – requisiti e metodi di prova.
Certificazione dei generatori di calore alimentati a biomasse combustibili solide: definizioni
Al fine di comprendere le peculiarità del sistema di certificazione è necessario fare riferimento ad alcune definizioni, oltre alle definizioni del TUA.
Generatore di calore: qualsiasi dispositivo di combustione alimentato con i combustibili individuati all’allegato X del TUA.
Organismo notificato: organismo di valutazione della conformità operante nell’ambito del regolamento UE 305/2011
Certificazione ambientale: documento che attesta l’idoneità del generatore di calore ad assicurare specifiche prestazioni emissive espressa attraverso l’appartenenza ad una classe di qualità
Produttore: la persona fisica o giuridica che fabbrica un generatore di calore oppure lo fa progettare o fabbricare e lo commercializza apponendovi il suo nome o marchio
Classe di qualità: livello di prestazione emissiva del generatore di calore.
Certificazione dei generatori di calore alimentati a biomasse combustibili solide: la procedura di certificazione
Il rilascio della certificazione ambientale del generatore di calore viene fatto da un organismo notificato su richiesta del produttore.
Le classi di qualità sono indicate nell’allegato 1 del decreto, sintetizzate nella seguente tabella.
I prodotti caratterizzati da prestazioni inferiori a quelle previste per la classe 2 stelle sono classificati con la classe 1 stella.
I valori indicati in Tabella si riferiscono al gas secco in condizioni normali (273 K e 1013 mbar) con una concentrazione volumetrica di O2 residuo pari al 13%.
L’organismo notificato effettua le prove secondo i metodi riportati nell’allegato 2, riportati nella seguente tabella.
La relativa certificazione ambientale viene rilasciata entro 9 mesi dalla ricezione della richiesta, il rilascio e’ negato in caso di mancato rispetto dei requisiti minimi.
Nel caso in cui il produttore presenti certificazioni rilasciate da enti di paesi dell’Unione europea attestanti l’idoneità del generatore di calore, l’organismo notificato verifica tale documentazione e, in caso positivo, rilascia la relativa certificazione ambientale, entro 3 mesi dalla ricezione della richiesta.
Il produttore, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente in materia di etichettatura, può indicare sul generatore di calore certificato il possesso della certificazione insieme alla classe di qualità di appartenenza.
L’organismo notificato provvede alla pubblicazione sul proprio sito internet di un elenco delle certificazioni ambientali rilasciate.
Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, in accordo con il Ministero dello sviluppo economico, può in qualsiasi momento richiedere agli organismi notificati informazioni in merito alle certificazioni ambientali rilasciate.
Ai fini della valutazione potranno essere coinvolti anche l’ISPRA e l’ENEA a supporto dei Ministeri.
Certificazione dei generatori di calore alimentati a biomasse combustibili solide: indicazioni relativi all’installazione e alla manutenzione
Ferme restando le vigenti norme in materia di installazione e di manutenzione dei generatori di calore, il produttore che ha ottenuto la certificazione ambientale indica, nel libretto di installazione, uso e manutenzione del generatore di calore, i seguenti dati:
- la classe di appartenenza;
- le eventuali ulteriori informazioni necessarie affinché siano rispettate le prestazioni emissive di cui alla certificazione ambientale;
- le corrette modalità di gestione del generatore;
- il regime di funzionamento ottimale;
- i sistemi di regolazione presenti e le configurazioni impiantistiche più idonee, ivi compresi i valori ottimali del tiraggio per il sistema di evacuazione dei prodotti della combustione cui deve essere collegato il generatore.
Per i modelli già immessi sul mercato al momento del rilascio della certificazione, il produttore garantisce l’informazione degli aspetti precedenti al pubblico.
Certificazione dei generatori di calore alimentati a biomasse combustibili solide: applicazione normativa e strategica
Le finalità della certificazione sono di creare un sistema che favorisca e supporti la politica ambientali ed energetica.
L’obiettivo è di limitare la diffusione dei generatori a biomassa meno performanti , favorendo le migliore tecnologie disponibili sul mercato.
A tal riguardo un recente studio europeo pone l’attenzione sulle criticità indotte dalle attività antropiche, tra cui va annoverato anche il riscaldamento, sulla qualità dell’aria.
I livelli di PM 2,5 nelle città europee
Anche la Strategia Energetica Nazionale fornisce come linea guida di indirizzo per le biomasse che puntare alla diffusione di apparecchi per il riscaldamento a biomassa caratterizzati dal minimo impatto ambientale.
In merito alla Strategia Energetica Nazionale si rimanda all’articolo sulla SEN 2017:
La Strategia Energetica Nazionale 2017
Dal punto di vista applicativo la Certificazione dei generatori di calore alimentati a biomasse combustibili solide troverà spazio in ambiti quali le politiche strategiche in ambiti critici.
Una delle attuazione più immediate sarà ad esempio il piano per il miglioramento della qualità dell’aria del Bacino del Padano.
Di seguito si riporta l’applicazione regionale in Emilia Romagna del piano per migliorare la qualità dell’aria, che prevede delle limitazioni per i generatori a biomasse.
Limitazioni per migliorare la qualità dell’aria in Emilia Romagna
Infine, i principali sistemi incentivanti, quali il Conto Termico e le Detrazioni Fiscali, integreranno i requisiti disciplinati dalla classificazione ambientale.
Per maggiori informazioni sui meccanismi incentivanti vedi i rispettivi articoli:
Il conto termico per i generatori a biomasse
Le detrazioni discali per la riqualificazione energetica 2017 (vedi misura per le biomasse)
Il decreto è consultabile dal seguente link: DM 186/2017
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