Incentivi per l’efficienza energetica nel 2018
Incentivi per l’efficienza energetica nel 2018. Evoluzione e trend dei principali meccanismi del settore.
L’efficienza energetica e le fonti rinnovabili rivestono un ruolo centrale nell’economica e nella politica energetica nazionale ed europea.
La nuova Strategia Energetica Nazionale evidenzia nel dettaglio il contributo attuale e le prospettive per il contesto energetico del nostro paese.
Vedi nel dettaglio la Strategia Energetica Nazionale:
Strategia Energetica Nazionale 2017
A riguardo si segnala che per il terzo anno di fila l’Italia ha rispettato in anticipo gli obblighi europei relativi alle rinnovabili.
Per maggiori informazioni vedi l’articolo dedicato:
L’energia da fonti rinnovabili in Italia nel 2016
Questo si riflette anche sulla nostra vita quotidiana, come ad esempio per l’obbligo di copertura dei consumi con FER.
A partire dal 2018 tutte le nuove costruzione e le ristrutturazioni rilevanti sono sottoposte all’obbligo di sopperire ad una quota parte di tutti i consumi energetici (elettrici, termici e per ACS) con fonti energetiche rinnovabili.
Per maggiori informazioni a riguardo si consiglia la lettura del seguente articolo:
Quota d’obbligo di copertura i consumi energetici con Fonti Rinnovabili
Nel contesto illustrato, le politiche energetiche propendono a promuovere efficienza energetica e rinnovabili abbinando strategie che “obbligano” ad azioni virtuose, tramite imposizioni legislative e supportino un percorso di rinnovo e miglioramento grazie a strumenti incentivanti.
I principali meccanismi incentivanti di cui è possibile beneficiare per la realizzazione di interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e di ricorso a fonti energetiche rinnovabili per la produzione di energia termica sono:
- Detrazioni Fiscali
- Conto Termico
- Titoli di Efficienza Energetica (o Certificati Bianchi).
Questi meccanismi hanno valenza nazionale e non possono essere cumulati tra loro o con altri contributi per lo stesso intervento.
Questo vale in linea generale ma in alcuni casi è possibile anche cumulare le precedenti misure con altri contributi.
Oltre agli incentivi nazionali si evidenzia che è sempre raccomandabile approfondire l’esistenza di eventuali strumenti di carattere locale in quanto possono presentare maggiore semplicità e strutturazione contestualizzata al territorio di interesse.
Incentivi per l’efficienza energetica nel 2018: le Detrazioni Fiscali
La Legge di Bilancio 2018 (Legge n. 205 del 29 dicembre 2017) ha prorogato fino al 31 dicembre 2018 le detrazioni fiscali.
Sono state confermate sia le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie che quelle per la riqualificazione energetica, prevedendo alcune modifiche del meccanismo.
Per regolamentare i nuovi requisiti per alcuni interventi specifici, in particolare per le detrazioni relative ad interventi di riqualificazione energetica, si attende a breve l’emanazione di appositi Decreti.
I vari interventi di incremento dell’efficienza energetica ammessi a detrazione possono beneficiare di percentuali diverse di aliquota detraibile sulle spese sostenute.
Per informazioni di dettaglio si rimanda all’articolo che riassume i principali aggiornamenti sulle detrazioni fiscali per il 2018:
Detrazioni fiscali nel 2018, novità introdotte dalla Legge di Bilancio
Per l’aliquota relativa alle diverse misure è possibile far riferimento alla seguente tabella.
Vedi anche gli approfondimenti per le misure riservate alle ristrutturazioni edilizie e alle riqualificazioni energetiche:
Le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie 2018
Detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica 2018
In merito all’interesse che le detrazioni hanno avuto per il rinnovo del patrimonio edilizio italiano si consiglia il seguente articolo:
Stima del ruolo delle detrazioni fiscali per riqualificare il paese
Incentivi per l’efficienza energetica nel 2018: il Conto Termico
Il Conto Termico 2.0, revisionato con il Decreto 16 febbraio 2016 è ormai operativo nella nuova versione ormai da quasi 2 anni.
Gli operatori del settore stanno sfruttando sempre di più il nuovo conto termico, anche come attestato dall’aumento di richieste effettuate.
Le misure che stanno avendo maggiore riscontro da parte dei privati sono relative ad interventi con generatori a biomasse e solare termico.
A riguardo si riporta il contatore del conto termico aggiornato a Febbraio 2018
Questa crescente attenzione verso il conto termico è dovuta ad una maggiore conoscenza dello strumento e ad una serie di caratteristiche che lo rendono particolarmente efficacie.
Scopri di più sui dati relativi alle richieste effettuate per il conto termico, aggiornate al 1° febbraio:
Contatore conto termico aggiornato a febbraio 2018
La differenza sostanziale di questo meccanismo rispetto alle detrazioni fiscali è che il corrispettivo spettante viene corrisposto come pagamento diretto da parte del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) non essendo uno sgravio fiscale e che viene corrisposto in 1 rata (sotto 5.000 €) 2 rate (sopra 5.000 € e sotto 35 kW di potenza o 50 m2 si superficie per i collettori solari) e in 5 rate sopra queste soglie.
Un’altra particolarità del Conto Termico è che anche soggetti che non hanno reddito, quali le pubbliche amministrazioni, possono beneficiare del contributo.
I soggetti di natura pubblica possono inoltre accedere ad una varietà più estesa di interventi incentivabili, cumulare l’incentivo con altri contributi e prenotarlo prima di eseguire l’intervento.
Per maggiori informazioni sul conto termico si rimanda all’articolo:
Il Conto Termico 2.0 – opportunità e regole d’uso
A differenza delle Detrazioni Fiscali, la pratica relativa al Conto Termico è sottoposta a valutazione da parte del GSE per in ogni singola procedura.
Per questo è molto importante conoscere i requisiti di accesso e rispettare tutti i passaggi richiesti.
In relazione alla procedura di richiesta degli incentivi previsti dal Conto Termico si consiglia la lettura del seguente articolo:
La pratica del Conto Termico
Incentivi per l’efficienza energetica nel 2018: i Titoli di Efficienza Energetica
Ancora permangono invece numerose incertezze applicative per i Titoli di Efficienza Energetica (TEE).
Dopo la revisione introdotta con il Decreto Ministeriale 11 gennaio 2017 è stata modificata la disciplina del meccanismo dei TEE, ma gli operatori professionali sono ancora in attesa delle linee guida tecniche di applicazione per i diversi settori.
Per approfondire ulteriormente il meccanismo dei Certificati Bianchi vedi il seguente articolo:
Certificati Bianchi: cosa sono e come funzionano
Il 14 febbraio 2017 è stato pubblicato dal GSE il rapporto annuale sui Certificati Bianchi da cui risulta che:
- Ai sensi del Decreto Ministeriale 28 dicembre 2012, sono state presentate 5.332 Richieste di Verifica e Certificazioni (RVC a consuntivo, analitiche e standard) e 363 Proposte di Progetto e di Programma di Misura (PPPM), per un totale di 5.695 istanze.
- Con riferimento al Decreto Ministeriale dell’11 gennaio 2017, nel corso del 2017, sono stati inoltre presentati 177 Progetti a consuntivo (PC).
Sull’andamento del meccanismo si consiglia la lettura della sintesi del rapporto statistico annuale 2017:
Certificati Bianchi, rapporto sui dati 2017 e primi risultati 2018
Il valore dei Certificati Bianchi non è univoco perché si tratta di un vero e proprio mercato dedicato, legato alle fluttuazioni dovute alla domanda e offerta.
Il mercato si basa sul fatto che ci sono soggetti che sono “obbligati” a produrre o “comprare” efficienza energetica.
La quotazione di un singolo certificato è passata da una fase stazionaria durata diversi anni a cui corrispondeva un valore di circa 100 €/TEE, fino ad inizio 2016, passando poi a raddoppiare velocemente nel 2017, sino a superare la soglia dei 400 € a febbraio 2018.
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