Certificati bianchi, rapporto sui risultati 2017 e primi dati del 2018
Certificati bianchi, rapporto sui risultati 2017 e primi dati del 2018: Gli ultimi aggiornamenti sul meccanismo.
Il 14 febbraio 2018 il GSE ha pubblicato il Rapporto Annuale Certificati Bianchi 2017 e la sintesi di gennaio 2018.
Se non conosci il meccanismo dei Certificati Bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica, consigliamo la lettura dell’articolo introduttivo dell’argomento:
Certificati Bianchi: cosa sono e come funzionano
A seguito della revisione di gennaio 2017, gli operatori del settore sono ancora in attesa delle linee guida tecniche applicative.
A riguardo si segnala che le richieste secondo la previgente disciplina sono state possibili fino ad ottobre 2017, termine ultimo per la transizione alla nuova versione.
Questa lacuna, congiuntamente ad altri fattori, ha indotto un forte rialzo delle quotazioni dei Certificati Bianchi nell’ultimo periodo.
Certificati bianchi, rapporto sui risultati 2017 e primi dati del 2018: la sintesi dei dati del 2017
Nel 2017 sono state presentate complessivamente 5.695 richieste, di cui gran parte afferenti a Richieste di Verifica e Certificazioni (RVC), in riferimento alla disciplina del DM 28 dicembre 2012 (ora non più in vigore):
- 1.811 Richieste di Verifica e Certificazione a consuntivo (RVC-C), 32% del totale per il 2017
- 1.197 Richieste di Verifica e Certificazione analitica (RVC-A) 21% del totale delle richieste annuali
- 2.324 nuove Richieste di Verifica e Certificazione standard (RVC-S), pari al 41% del totale annuo 2017
- 363 Proposte di Progetto e di Programma di Misura (PPPM) circa il 6% del 2017.
I soggetti maggiormente attività nelle procedure di richiesta sono le Società di Servizi Energetici (SSE), più comunemente conosciute come Energy Service Company (ESCo).
Le SSE, che devono essere dal 2016 certificate secondo la UN CEI 11352 per poter operare nell’ambito del meccanismo, hanno presentato circa il 92% dei progetti e delle RVC.
In termini di numero di richieste presentate nel 2017, si rileva un decremento pari a circa il 54% rispetto all’anno precedente.
Si è passati infatti da 12.524 PPPM e RVC a circa 5.700 richieste, proprie per le criticità ed i cambiamenti accennati preliminarmente.
La contrazione del numero di richieste non significa di per se che sono stati riconosciuti meno TEE, come vedremo di seguito
Per il 2017, le valutazione del GSE, coadiuvato da ENEA e RSE, sono state pari al 68% dei progetti presentati quell’anno.
Le prime richieste del 2017 secondo il DM 11 gennaio 2017
Con riferimento al DM 11 gennaio 2017, nel corso del 2017 sono stati presentati 177 Progetti a Consuntivo.
Non è stata presentata nessuna pratica relativa a Progetti standardizzati proprio per la lacuna delle regole applicative messa più volte in evidenza.
I Titoli di efficienza energetica riconosciuti nel 2017
Nel corso del 2017 sono stati riconosciuti complessivamente 5.807.831 TEE, di cui 2.091.456 TEE generati dalle emissioni trimestrali delle RVC-S.
Il volume relativo ai nuovi progetti, o comunque per nuove richieste relative ad anni precedenti, è pari a 275.198 TEE.
Nel 2016 sono stati emissi 5.5 milioni di TEE, questo si traduce in un aumento del 5% nel 2017 rispetto l’anno precedente.
I risparmi di energia primaria certificati nel 2017 sono pari a circa 1.92 Mtep, per i nuovi progetti si parla per il solo 2017 di 88 ktep.
Il 62% dei TEE riconosciuti nel 2017 si riferisce a progetti di efficienza energetica realizzati nel comparto industriale.
La quota restante è rispettivamente rappresentata dal 31% del settore civile e dal 4% dagli interventi relativi all’illuminazione.
Analisi del meccanismo
Il DM 28 dicembre 2012 ha introdotto due importanti modifiche che hanno prodotto degli effetti diretti significativi.
In primo luogo ha introdotto il divieto di cumulo con altri incentivi statali e l’ammissibilità solo di nuovi progetti.
Queste modifiche hanno portato a dei picchi nel 2013 e nel 2014.
Andamento sul Mercato (MTEE) e sulla Piattaforma Bilaterale (PBTEE)
Contestualmente al DM del 11/01/2017 sono stati pubblicati i nuovi obiettivi nazionali di efficienza energetica per il quadriennio 2017-2020.
Dopo un periodo di relativa crescita costante si è assistito ad un repentino incremento, come riportato nella seguente figura.
A gennaio 2017 il prezzo si attestava sui 200 €/tep, più in generale il prezzo è rimasto al di sotto dei 250 €/tep nei primi 6 mesi dell’anno.
Mentre a partire da luglio i prezzi hanno presentato una rapida crescita, sino ad arrivare a superare i 350€/tep negli ultimi due mesi dell’anno.
Per maggiori approfondimenti si rimanda al rapporto completo disponibile al seguente link: Rapporto Annuale Certificati Bianchi 2017
Certificati bianchi, rapporto sui risultati 2017 e primi dati del 2018: i primi dati del 2018
Dal 1° gennaio al 31 gennaio 2018 sono state concluse positivamente 190 istruttorie tecniche, di cui:
- 2 Progetti a Consuntivo (PC)
- 15 Proposte di Progetto e Programma di Misura (PPPM)
- 173 Richieste di Verifica e Certificazione dei Risparmi (RVC)
Per le quali sono stati riconosciuti 313.855 TEE (di cui 20.644 TEE relativi ai riconoscimenti trimestrali per RVC standardizzate).
Nuovi picchi di mercato
I dati relativi ai Certificati bianchi, rapporto sui risultati 2017 e primi dati del 2018, forniscono un quadro d’insieme sulle dinamiche che sta attraversando il meccanismo incentivante.
In relazione alla forte crescita registrata nel 2017 si evidenzia che alla prima sessione di contrattazione di febbraio è stata superata la soglia dei 400 €.
Rispetto a fine 2015 / inizio 2016 il prezzo è in pratica quadruplicato, questo è sintomatico di un disagio da parte degli operatori di mercato.
Per quanto un’analisi dei diversi fattori possa essere complessa, alcuni aspetti che hanno contribuito a questa crescita possono essere dovuti a:
- il nuovo quadro legislativo meno “premiante” rispetto al contesto precedente
- la mancata pubblicazione delle guide tecniche operative (attese da ottobre 2017)
- ingenti frodi relative al riconoscimento dei TEE venute alla luce nel 2017
- il residuo del mancato raggiungimento degli obiettivi degli anni precedenti
Anche se l’aumento di prezzo non costituisce di per sé un aspetto negativo, la rapida crescita e le molteplici incertezze evidenziate in un mercato corto si sono tradotte in un forte rialzo, di cui beneficeranno maggiormente i progetti precedenti che ancora stanno beneficiando del rilascio dei TEE.
In questo contesto si necessità di azioni decise per dare stabilità al mercato non solo nel breve periodo ma in una quadro attuativo pluriennale.
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