Startup innovative in ambito energetico nel 2018
Startup innovative in ambito energetico nel 2018 – evoluzione e trend delle nuove imprese
Con il termine Startup ci si riferisce in genere ad imprese di nuovo stampo caratterizzate da una forte connotazione innovativa, configurate per una rapida crescita secondo un modello di business scalabili e ripetibili.
Attorno a questo nuovo modo di fare impresa esiste un mondo di attori (business angel, acceleratori, incubatori, …) e un contesto normativo delineato.
Per essere riconosciuti in Italia come Startup innovative è necessario:
- essere costituiti da meno di 60 mesi
- avere sede principale dei propri affari in Italia
- che l’ultimo bilancio non superi i 5 milioni di euro
- che non ci siano utili e che non siano distribuiti
- ha come ragione sociale esclusiva o prevalente la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico
- non nasca da fusioni, scissioni o cessioni di rami d’azienda
- avere in alternativa uno dei 3 requisiti seguenti:
- investire in ricerca e sviluppo almeno il 15% del valore maggiore tra costo e valore totale della Startup innovativa
- impiegare come forza lavoro almeno i 2/3 di laureati magistrali, o 1/3 con dottorato di ricerca
- essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno 1 privati indutriale
Startup innovative in ambito energetico nel 2018 – evoluzione storica
Il 13 giugno 2018, I-COM ha pubblicato lo studio “L’ENERGIA SI FA DIGITALE. L’innovazione energetica è sempre più multidimensionale“.
Nel presente articolo se ne riportano gli aspetti principali connessi al capitolo 8 relativo alle Startup innovative.
Le Startup ricoprono un ruolo di centrale importanza nelle prospettivi di sviluppo del mercato del lavoro.
Soprattutto nell’ottica di favorire la crescita dell’innovazione, dello sviluppo tecnologico e dell’occupazione (in particolare giovanile).
Presso il Registro delle imprese viene curato l’elenco completo delle start-up innovative, ad oggi aggiornato al 2 maggio 2017.
Da questo database sono stati estratti i dati più significativi connessi alle Startup italiane.
Secondo l’ultimo aggiornamento di InfoCamere, le Startup italiane registrate sono 9.095, di cui, 715 sono nei primi 4 mesi del 2018.
Nelle seguenti figure è possibile apprezzare l’andamento storico delle Startup operanti in ambito energetico.
Dallo studio risulta che le Startup energetiche ricoprono circa il 15,4% del campione complessivo, pari a 1187 unità nel 2017.
Mentre all’8 maggio 2018 risultavano essere reistrate 1.274 Startup energetiche.
Il cui tasso di crescita medio annuo risulta leggermente inferiore al campione complessivo (77% vs. 86,4%).
Startup innovative in ambito energetico nel 2018 – distribuzione geografica
Le regioni settentrionali registrazione una maggiore diffusione di Startup, ma il tasso di crescita risulta prossimo (45% al sud, 47% al nord).
Territorialmente, il 55% delle Startup ha sede al Nord, il 23% si trova al Centro e il 22% al Sud.
Situazione sostanzialmente analoga per il settore energetico, con presenza per il 55% al Nord, il 21% al Centro e il 24% al Sud.
La regione che registra il maggior numero di Startup è la Lombardia, con 2.193 Startup, seguita da Lazio (934), Emilia Romagna (889), Veneto (840) e Campania (663), prima tra le regioni meridionali.
L’ultima regione d’Italia per numero di start-up è la Valle d’Aosta con solo 19 nuove realtà.
Startup innovative in ambito energetico nel 2018 – Composizione per tipo di attività
Per quanto riguarda i settori di attività, per le Startup energetiche si apprezza una maggiore vocazione verso i servizi, dove opera circa l’80% di esse, contro il 75,1% del dato complessivo.
In base alla classificazione ATECO si evince che la maggior parte di queste si occupa di ricerca scientifica e sviluppo (1.130 imprese, 89%).
70 iniziative imprenditoriali si occupano di fabbricazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (5,5%).
64 fabbricano macchinari ed apparecchiature NCA (5%) e le restanti 10 fabbricano autoveicoli, rimorchi e semirimorchi.
Startup innovative in ambito energetico nel 2018 – stima dell’impatto economico e occupazionale
I valori della produzione sono disponibili solo per la metà del campione complessivo delle Startup del registro.
Di queste, circa il 66% produce un valore inferiore a 100.000 euro, ed un ulteriore 26% non va comunque i 500.000 euro.
Nella seguente figura è riportato il dettaglio
L’impatto economico associato alle Startup è stimato tra 900 milioni di euro e 3,3 miliardi di euro.
Alle sole start-up energetiche attive sul territorio nazionale è associabile un impatto economico tra 142 milioni di euro e 490 milioni di euro (15% del valore complessivo stimato nella Tab. 8.1).
La grande maggioranza delle start-up esistenti ha dimensione d’impresa contenuta.
I dati analizzati riguardano solo il 43% delle imprese a registro, di queste solo il 18% dichiara un numero di dipendenti almeno pari a 5 (16% per le energetiche).
Sopra i10 addetti, solo il 5,5% delle Startup superano tale soglia, mentre ha più di 20 dipendenti, l’1,4% delle start-up (1,7% energetiche).
L’81,7% (84,2% di quelle energetiche) delle start-up ha meno di 5 dipendenti.
Dall’analisi risulta che meno del 20% delle start-up (1.628 imprese) sia in possesso di almeno un brevetto depositato e/o un software registrato.
Dato maggior per quelle energetiche, da cui risulta che il 27% di queste abbia svolto attività tradottasi nel deposito di un brevetto o nella registrazione di un software.
Per maggior informazioni sui brevetti in Italia si rimanda all’articolo dedicato tratto dallo stesso documento:
Brevetti nel settore energetico ed elettrico in Italia nel 2018
Mentre per scaricare lo Studio I-COM vai al seguente LINK
Consigliamo la lettura anche dell’articolo:
La strategia Energetica Nazionale
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